«Siamo quello che mangiamo» diceva un certo filosofo tedesco, Feuerbach, in tempi decisamente non sospetti. Certo, nel Paese dei cappelletti in brodo, dell’amatriciana, della cassoeula e delle braciole basta menzionare, anche sottovoce, il termine «vegano» per incappare in sorrisi sornioni. Probabilmente, la maggior parte dei preconcetti si fonda su un unico assunto: la cucina vegana è brutta, sia alla vista che al sapore.
Eppure basta aprire Instagram e andare sulla pagina Sano&Vegano per instillare qualche dubbio anche al più integralista degli onnivori. In questo libro, Federica Auriemma propone una serie di succulente ricette create esclusivamente con prodotti di origine vegetale, spesso rivisitando la leggendaria cucina napoletana, e ci guida nella realizzazione di irresistibili leccornie come la crema spalmabile alla nocciola e il latte di mandorle, rigorosamente fatti in casa.
E se poi volete un menù completo, eccovi accontentati: tagliatelle al vino rosso con radicchio, noci e panna d’avena, seguite da frittelle di zucchine e, dulcis in fundo, la torta della nonna Sisina (fidatevi, anche lei approva).
Chi ha detto che non si possono mandare le papille gustative in brodo di giuggiole anche con piatti sani e vegani? Gustare per credere.