Un’infanzia da maschiaccio, un’adolescenza all’insegna della ribellione, un’esistenza trascorsa in difesa dei più deboli e improntata all’affermazione di sé in quanto donna libera: la vita di Rajae Bezzaz, «svelata» in prima persona attraverso i tanti viaggi e le spesso tragiche vicissitudini familiari, raccontata con l’inconfondibile vena ironica che abbiamo imparato a conoscere sugli schermi di Striscia la notizia.
«Voglio sentirmi libera di assumere qualsiasi forma, non ho un contorno netto»: così l’autrice ci insegna quanto la diversità rappresenti sempre un valore aggiunto e mai un ostacolo, raccontandoci come una donna possa difendere strenuamente i propri diritti rimanendo fedele all’Islam. Un grande messaggio di integrazione, dono elargito all’Occidente tanto amato da una ragazza marocchina saldamente legata alle proprie origini.