Un’antica casa di famiglia della collina torinese nasconde verità e misteri, miseria e bellezza. È lì che vivono Eleonora e Maddalena, due sorelle vittime di abusi, e Polly e Hildegard, una zia e una nonna che forse non sanno cosa succede. Ed è lì che prende forma il percorso di crescita e redenzione di quattro donne, di tre generazioni diverse, costrette ad attraversare dure prove e lunghi periodi di infelicità prima di ritrovare se stesse. Le loro vite si intrecciano con quelle della fanciulla protagonista della fiaba – raccontata dalla dolce e autoritaria nonna Hilde alla piccola Polly, incantata ma insieme atterrita da tanto orrore – che si pone in rapporto quasi metonimico con le vicende vissute.
La storia della fanciulla a cui vengono recise le mani è una lotta esemplare di resistenza, guidata dall’infallibile istinto femminile capace di ricreare ciò che viene distrutto. Un viaggio di trasformazione che passa attraverso le fasi alchemiche della perdita, del sacrificio, del buio, del silenzio e, infine, della luce. Un cammino caratterizzato dallo smarrimento di sé, ma anche dalla ricerca disperata e tenace dell’identità rubata. Il racconto, sospeso tra fantasia e realtà, di una vera e propria rinascita mediante l’arte, l’amore, la sorellanza.