Parigi, inizio anni Duemila, un angelo si innamora di Dixi, ragazza fragile che fa la modella, nata in una ricca famiglia della borghesia francese e cresciuta da sola, persa in una vita disordinata senza regole e futuro, alla mercé di uno zingaro di cui è perdutamente innamorata e che la trascina, giocando con i suoi sentimenti, in una serie di eventi dalle tinte fosche.
Lo spirito, Alan, la segue ovunque, fino a svelarsi nelle chiese dove la ragazza trova rifugio e conforto. «Devi osservarti quando avverti un’emozione dolorosa, perché quella è la porta della consapevolezza. E adesso la porta si è spalancata.»
Dopo L’occidentale (2017) e La donna perfetta (2018) Melanie Francesca cambia registro, dalla commedia brillante ci accompagna in una dimensione più intima, che indaga sulla natura dei sentimenti e apre una prospettiva su quelle ferite che, fin dall’infanzia, determinano la visione della nostra vita e le nostre scelte.
L’angelo è un romanzo che racconta una storia di abbandono, di tradimento e di guarigione. Un libro magico per capire se stessi e il perché di quel che ci succede.
Una bellissima storia d’amore.
«L’autrice non risparmia nessuno a partire da sé… A volte ti sorprende col più grigio dolore, altre ti sommerge di tenerezza, e fa uscire da te quel pianto sommesso pieno di struggimento che aspetta d’essere liberato da troppo tempo, come un concerto sottile. Ma chi è l’autrice? Un prisma in modo perpetuo, che ribalta la visuale con trovate vertiginose, di fresca potenza letteraria. La sua gloria è spiazzarti, sempre. E trascinarti come una tromba d’aria, e d’un tratto – il minuetto.» – Barbara Alberti