Pioggia, freddo e un cielo plumbeo gravano sulla città palestinese di Betlemme e sulla vita dei suoi abitanti. Il sole non splende nemmeno sull’animo di Omar Yussef, insegnante di mezza età in vena di bilanci esistenziali. Negli ultimi tempi neanche il lavoro gli riserva più soddisfazioni e il prepensionamento, caldeggiato dalle autorità scolastiche insofferenti ai suoi metodi di insegnamento poco conformisti, è diventato una prospettiva allettante.
Ma Omar Yussef non può cedere alla tentazione di mollare tutto. Mentre spia il moltiplicarsi dei segnali di degrado nella situazione politica, sa bene di avere ormai un’unica ragione di vita: la speranza che una manciata dei suoi migliori studenti saranno il sale della terra, la sua eredità per il mondo che, grazie a loro, sarà migliore.
Poi un giorno, George Saba, l’ex allievo più brillante e vicino al suo cuore, viene incarcerato con l’accusa di collaborazionismo: George è cristiano, e la sua implicazione nella morte di un combattente in lotta contro l’occupazione israeliana è una condanna a morte già scritta. Nella città funestata da una violenza incontrollabile e intrappolata in una rete di tradimenti, solo Omar Yussef è intenzionato a cercare la verità. In una sfida al di sopra delle sue capacità, ma non del suo coraggio, l’insegnante si cala in un’indagine ad altissimo rischio, dove in gioco non è soltanto la vita delle persone a lui più care, ma l’integrità morale di un intero popolo.
Sullo sfondo di un paese martoriato da una guerra eterna, la penna di Matt Beynon Rees ha creato un personaggio di umanità straordinaria e un romanzo ad alta tensione, che svela i mille volti di una terra in bilico coinvolgendo la mente e il cuore.
Traduzione di Annibale Manazza
